Intervista a @lunaisanartist - Animatore 2D & Cultore di Simbolismo

 

Y: Raccontaci un po’ di te e del tuo lavoro, il tuo stile artistico e medium prescelto: qualsiasi cosa riguardante la tua arte che ritieni importante. 

L: Piacere! Mi chiamo Luna, ho 22 anni e vivo a Sondrio, in Valtellina. Per quanto sia un nome d’arte, ormai sono anni che mi firmo così, devo dire che con il tempo mi sono affezionatx molto a questo nome!

Sono un animatore 2D  e storyboard artist, al momento sto collaborando con lo Zecchino d’Oro per la produzione di un video musicale! Inoltre, ho recentemente finito un video musicale per un videogioco di uno studio peruviano; dovrebbe essere pubblicato a breve!

Per quanto riguarda il mio stile artistico devo ammettere che è cambiato molto nel corso della mia vita, sebbene adesso ci siano alcuni elementi consolidati che lo rendono riconoscibile. Per esempio, prendo molta ispirazione dai dipinti del rinascimento, spesso mi ispiro all’anatomia tipica e ad uno stile di colorazione tipo painting. Ritengo essenziale che le espressioni dei personaggi rappresentati trasmettano le emozioni che stanno vivendo. Un’altra caratteristica tipica del mio stile è l’utilizzo di palette calde e terrose, accompagnata sempre dall’aggiunta di elementi floreali e profonda simbologia in ogni angolo dell’opera. Purtroppo, non nego che avere uno stile così preciso lo renda spesso target di imitazioni e palesi copiature.

 

 

Y: Cosa ti ha spinto ad entrare nel mondo dell’arte digitale? Come hai cominciato il tuo percorso artistico? Inoltre, com’è il panorama dell’arte nel territorio in cui vivi, o da cui provieni?

L: Per quanto fosse complessa la transizione, il passaggio da tradizionale a digitale è avvenuto quasi naturalmente. Dovete sapere che non ho avuto accesso ai social media fino ai 16 anni, utilizzavo solo Youtube, e non ero neanche al corrente dell’esistenza di strumenti come la tavoletta grafica. Ho avuto occasione di scoprire questo magico dispositivo grazie ad una mia compagna di scuola, e circa un mese dopo questa scoperta sono riuscitx a comprare una tavoletta della wacom. Mi si è aperto un mondo, considerando che originariamente disegnavo direttamente con il mouse. Non nego che, come menzionato in precedenza, questo passaggio sia stato piuttosto complicato: ad essere onesti i primi disegni li ho fatti senza neanche studiare le funzionalità del dispositivo. 

Per quanto riguarda il panorama dell’arte a Sondrio, posso affermare che è praticamente inesistente. La maggior parte degli abitati sono molto anziani e i giovani scarseggiano, il che significa che l’arte non viene vista come un lavoro vero; secondo coloro di generazioni più anziane passo tutto il giorno al computer e basta. Detto ciò, l’ultima collaborazione con Lo Zecchino D’oro sembra star rendendo il mio lavoro più “reale”, anche per coloro che non sono ferrati nell’ambito.

In Italia l’animazione è vista ancora come un ambito solo ed esclusivamente dedicato ai bambini, ragion per cui gli studi di animazione sono veramente sconosciuti. Da quello che so, in Francia la situazione è completamente diversa: si producono moltissimi corti per adulti e il lavoro dell’animatore non è messo da parte o sminuito. 

Ci vantiamo molto della tradizione artistica presente nel nostro Paese, ma purtroppo sembra essersi fermata nel passato: solo ciò che è stato creato in tempi antichi e considerabile come “vera arte”. L’arte del presente non viene neanche considerata, come se non fosse possibile raggiungere il livello degli antichi maestri.

 

Y: Raccontaci del tuo corso di studi. Hai studiato qualcosa di specifico riguardante l’arte o il tuo interesse è nato da altro? 

L: Ho frequentato un Liceo Artistico, specializzandomi in Arti Figurative, e durante i cinque anni di questo percorso educativo ho avuto modo di rendermi conto di come l’insegnamento di certe materie di laboratorio frenasse un po’ la fantasia; insegnavano come fare certe cose ma non lasciavano alcuno spazio per esprimere lo stile e la fantasia di ogni studente. Va benissimo insegnare anatomia per gli studi di base, ma frenare lo studente limitando la scelta e l’utilizzo delle tecniche rischia di allontanarlo completamente dall’ambito artistico. 

Fortunatamente, a casa ho sempre disegnato per me stessx, quindi le limitazioni del liceo non hanno avuto un impatto così profondo sul mio stile e sullo sviluppo delle mie capacità.

A Giugno dell’anno scorso ho terminato il Corso di Cinema d’Animazione svolto all’Accademia Nemo di Firenze, partecipando successivamente ad una masterclass dedicata alla produzione di un corto animato. Ad accompagnare gli insegnanti erano presenti due animatori famosi della Disney, disponibili anche a collaborare con gli studenti! Devo dire che è stata un’esperienza veramente soddisfacente e positiva, relazionarsi con animatori nel campo da 30/40 anni mi ha aiutato moltissimo, e ho addirittura avuto occasione di operare come Animation Supervisor. Diciamo che il desiderio di lavorare come animatore a tempo pieno si è consolidato ulteriormente. 

Anni fa non avrei mai pensato di poter praticare in ambito artistico a tempo pieno, non ci speravo neanche lontanamente, mentre ora posso dire star già facendolo. Lavoro come artista freelance, partecipo a progetti con terzi, accetto commissioni e mi reco nelle fiere come standista, incontrando sempre più persone genuinamente interessate a ciò che faccio.

 

 

Y:  L’arte è un ambito impegnativo, seppur estremamente soddisfacente. Che impatto ha avuto sulla tua vita fino ad ora?

L: Ho sempre visto e sentito l’arte come un mezzo per comunicare, che sia online o meno. Relazionarmi con le persone è qualcosa che mi mette abbastanza in difficoltà, e ho trovato nell’arte il metodo perfetto per riuscire a trasmettere i miei pensieri, le mie intenzioni, e soprattutto la volontà di instaurare legami. Vedere l’impatto che la mia arte ha sulle persone è una motivazione in più a disegnare e proseguire con i miei lavori, mi spinge a continuare e ad impegnarmi sempre di più.

Detto ciò, nel mondo di internet chiaramente posso ricevere feedback sia positivi che negativi, ed essendo che il mio account ha abbastanza followers capitano spesso situazioni veramente assurde; è un po’ un’arma a doppio taglio. Purtroppo mi capita spesso di rimanere molto male quando mi imbatto in ask negativi su Tumblr, perchè sono commenti in completo anonimato volti semplicemente a diffondere odio; per di più, si intensificano a seguito di un post virale, il che li rende ancora più cattivi, in quanto coloro che scrivono non hanno idea della persona in carne ed ossa dietro all’opera che tanto li ha provocati. 

Spesso la mia intenzione è di trasmettere una certa emozione, o di condividere uno sfogo molto personale; ma mi rendo conto di come, per certe persone, l’importanza dietro ad un’opera non sia neanche lontanamente la stessa.

 

 

Y: La tua arte ti permette di sostenerti economicamente? Nel caso non fosse così, è un obiettivo che hai o meno?

L: Dipende. 

Essere artista freelance è veramente entusiasmante, ma è un lavoro che va gestito con molta attenzione: non avendo un’occupazione fissa si è sempre alla ricerca di un altro progetto, senza aver mai un compenso sicuro. Non si è mai sicuri di quanto si potrebbe guadagnare in un mese, quindi c’è sempre il dubbio di non riuscire a mantenersi a pieno; ragion per cui tendo a fare più lavori nello stesso momento, per mettere abbastanza soldi da parte e guadagnare il necessario. 

Ora come ora mi ritengo molto fortunatx, in quanto riesco a sostenere tutte le spese necessarie senza alcun problema, ma è possibile che non sia sempre così in futuro. Mi piacerebbe molto aprire un account su Patreon, tramite le potenziali iscrizioni e le commissioni posso costruire una sorta di cuscinetto di salvataggio nel caso non riuscissi a trovare lavoro per un periodo. Inoltre, entro fine anno vorrei andare a vivere con la mia ragazza, so quindi che sarà necessario guadagnare una certa somma per poter sostenere tutte le spese del caso.

 

Y:  Che piattaforme utilizzi per promuovere il tuo lavoro? Credi che debbano essere sistemate e migliorate in alcun modo? Pensi che una nuova piattaforma riguardante solo l’arte digitale potrebbe essere utile?

L: Per quanto riguarda le piattaforme che utilizzo maggiormente, posso dire che non ce ne sia una che si salva. Principalmente pubblico su Instagram e Twitter, ma sono entrambe veramente deludenti, gli algoritmi continuano a cambiare e gli utenti sono costretti a corrergli dietro per avere la più remota possibilità di un minimo di visibilità. Su Instagram utilizzo le Stories per chiacchierare e interagire con la gente, mentre su Twitter ogni tanto posto piccoli tweet informali per svagarmi e avere occasione di interagire con altri, ma lo non vedo come una piattaforma dove promuovermi. Per quanto sia profondamente difettoso, Twitter è, purtroppo, il social media su cui ho più seguito, quindi per ora non ho intenzione di smettere di utilizzarlo; spesso mi promuovo tramite iniziative come “Portfolio Day” o “Artshare”. Per quanto riguarda altre piattaforme, devo dire che utilizzo Tumblr come un normalissimo art blog, interagisco poco anche se la community è sempre molto presente, ricevo domande tecniche molto spesso; ho recentemente aperto un canale Youtube, vedremo come andrà.

Sinceramente faccio abbastanza fatica a mantenere troppi account tutti insieme, mi perdo spesso e non riesco a ricordarmi di postare e interagire su tutti.

Per di più, è innegabile che le piattaforme adesso vadano molto contro i Creators in ambito artistico (che siano artisti, cosplayers, fotografi o simili), diventano sempre virali i post pubblicati a caso, come meme o update randomici. L’algoritmo non valorizza nulla di ciò che viene prodotto, e sinceramente è estremamente demoralizzante vivere questa situazione.

 

 

Y: Hai mai avuto problemi riguardanti il copyright e la sua gestione? Hai mai avuto esperienze nell’ambito di arte rubata? Come hai affrontato la situazione? 

L: Avendo un certo numero di followers purtroppo è inevitabile che molte illustrazioni vengano rubate e repostate, che sia su Pinterest, in edit su TikTok, o sui famosi account di fanart presenti su Instagram. Non avendo alternative, ogni volta mi prendo la briga di contattare i diretti interessati e richiedere la rimozione delle opere in questione.

Come se non bastasse, spesso capita che molti utenti postino dei miei artwork e che li spaccino per propri; di solito è la mia fan base ad avvisarmi di eventuali disegni trovati casualmente in giro. Dopodiché, il processo è sempre il medesimo: tento di comunicare in privato, spesso vengo bloccatx, segnalo il profilo e spero in un esito positivo.

Inoltre, più di una volta mi sono imbattutx in alcuni miei disegni utilizzati come design per magliette e gadget simili. Per esempio, di recente ho vissuto un’esperienza molto spiacevole a causa di un utente su Vinted. Questa persona creava carte custom per il gioco di carte di One Piece, vendendole poi tramite il servizio menzionato. Sono statx avvisatx che una mia illustrazione, insieme ad altre due opere di due artisti che conosco, erano state utilizzate come sfondo di queste carte, quindi ho deciso di contattare il diretto interessato. Questa persona ha poi rimosso i prodotti in vendita, ma purtroppo la carta con la mia illustrazione rubata era già stata venduta.

Fortunatamente, bene o male, per quanto riguarda i design per i tatuaggi, la maggior parte delle persone mi chiedono il permesso. In cambio di una somma simbolica, una sorta di Tattoo Ticket, io  fornisco la lineart originale per assicurare la qualità più alta dell’illustrazione scelta. 

 

 

Y: Qual’è la tua opinione sugli NFT e sul loro impatto sul mondo dell’arte digitale? Sei favorevole all’uso della tua arte da parte delle Intelligenze Artificiali per arricchire il loro database?

L: Mi sono imbattutx in moltissima gente che chiedeva di poter comprare le mie opere sotto forma di NFT, inutile dire che ho sempre rifiutato. Ritengo che sia una pratica veramente orribile ed inutile, comprare un’opera da un artista tramite NFT non è il modo migliore per supportare l’artista stessx; piuttosto commissiona qualcosa e supportalx direttamente.

Per quanto riguarda le AI, specifico che non sono assolutamente favorevole all’utilizzo delle mie opere come materiale di addestramento. Inutile dire che sono estremamente contrarix al fatto che moltissima gente le stia utilizzando per produrre artwork che, in sostanza, sono costruiti da pezzi di stili di altri artisti. Twitter, per esempio, è un campo minato quando si tratta di account dedicati ad artwork generati da AI, ovviamente sfornati alla velocità della luce.

Detto ciò, ritengo che se l’Intelligenza Artificiale venisse utilizzata come reference o ispirazione, sarebbe perfetto. Il problema da risolvere ora è rendere il loro utilizzo effettivamente etico, dato che ora come ora prende il lavoro di altri e lo spaccia per proprio. Se esistessero strumenti che permettono di agevolare il lavoro degli utenti, non nego che li utilizzerei volentieri, l’importante è che non sostituiscano il compito di qualcuno e che siano “addestrati” legalmente, senza violare il Diritto d’Autore degli artisti.

 

Y: Cosa cambieresti del panorama artistico attuale se potessi? Cosa ti aspetti dal futuro dell’arte?

L: So che non si può cambiare la mentalità delle persone, ma confesso che vorrei davvero una mentalità più aperta da parte di coloro che appartengono a  generazioni passate, dato che fortunatamente i giovani di oggi capiscono già bene il lavoro dell’artista. Idealmente, la gente dovrebbe anche rendersi conto che è ora di smettere di rubare le opere degli altri e spacciarle per proprie, anche solo per una questione di rispetto nei confronti di un altro essere umano.

Inoltre, penso che agevolare gli artisti dal punto di vista delle piattaforme sia la base. È necessario che le aziende dietro ai social media si adoperino per poter sostenere gli utenti e permettergli di farsi notare; sistemare l’algoritmo dovrebbe essere la priorità, al momento sembra solo che stia tornando indietro e regredendo. 

 

Ringraziamo immensamente Luna per aver svolto quest'intervista con noi, sperando che sia stata un'esperienza piacevole! E per voi lettori: ricordatevi sempre di supportare i vostri creator preferiti, combattete l'algoritmo e portate un sorriso a coloro che ammirate.

Per qualsiasi quesito riguardante il Diritto d'Autore e la sua gestione siamo a vostra disposizione!

Yako

 

 

A proposito dell'Autore o Autrice

Yako

Yako

Articolista, (Lui/Loro)

Content Creator in ambito cosplay, gaming e animazione. Con un diploma in lingue straniere e una grande passione per la cultura orientale, scrive di diritto d’autore per proteggere i lavori di artisti e giovani menti. Cosplayer dal 2015, Yako è un sostenitore dell’identità di genere e dello sviluppo della propria creatività tramite attitudini personali: che siano giochi di ruolo, cosplay o scrittura.