L'Odissea del Firenze Comics - quando l'organizzazione di una fiera decide di abbandonare i propri artisti.

L’introduzione delle Artist Alley all’interno delle fiere italiane è un recente fenomeno che sembra star prendendo piede negli ultimi anni; gradualmente, sebbene con una certa lentezza, le organizzazioni dei maggiori eventi sul territorio nazionale si stanno avvicinando al settore artistico-creativo. L’implementazione di questa zona nelle fiere del settore ha subito diversi intoppi e non sembra essersi trovato un punto d’incontro sulla gestione più adatta per gli artisti. Si nota, infatti, una certa mancanza di interesse e sensibilità da parte degli enti organizzativi, ormai troppo abituati a gestire i propri eventi tenendo a mente solo ed esclusivamente il ritorno economico, spesso ottenuto grazie agli standisti delle zone commerciali. Il pubblico giovane e facente parte della community cosplay, tuttavia, ormai si reca in fiera per incontrare i propri amici, per vivere una giornata diversa e, soprattutto, per vedere quali sono i nuovi articoli dei propri artisti preferiti. La stragrande maggioranza di coloro che vivono l’evento, secondo il vero significato del termine, sono stanchi di vedere sempre gli stessi stand commerciali e di venire a sapere, ogni singola volta, che l’Artist Alley è stata trattata come l’ultima ruota del carro.

Ogni evento, tuttavia, ha la possibilità di rivelarsi una vittoria per gli artisti: si prova e si riprova, si fanno sacrifici e ci si propone come partecipanti, nella speranza che, questa volta, l’Artist Alley si rivelerà diversa. Alcuni circuiti fieristici mantengono la parola data e offrono eventi la cui partecipazione è un’esperienza più che positiva, altri, tuttavia, deludono al punto di allontanare gli artisti stessi (e i visitatori) dalla possibilità di partecipazione nelle edizioni a venire.

Nel weekend del 7/8 Settembre 2024 si è tenuto il Firenze Comics, posizionato all’interno del parco di Villa Montalvo, l’evento ha ospitato più di 100 stand: tra espositori commerciali, associazioni e artisti di qualsiasi genere. Dalle 10 alle 21, i visitatori hanno avuto modo di esplorare la fiera, partecipare alle diverse attività proposte e godersi il tempo in fiera - tuttavia, il pomeriggio di Domenica si è rivelato alquanto diverso dal previsto. 

Il parco di Villa Montalvo non vanta alcuna zona strutturalmente coperta; in occasione dell’evento, quindi, sono stati posizionati dei tendoni superiori volti a proteggere i visitatori e gli espositori da eventuale maltempo, perimetrati da temporanei muri di cartongesso. Di fronte a quest’ultimi sono, infatti, stati posizionati gli artisti appartenenti all’Artist Alley del Firenze Comics, zona dedicata all’esposizione e alla vendita di opere e merchandise prodotto dagli artisti partecipanti. Si vociferava da tempo, ormai, che il meteo non sarebbe stato particolarmente clemente durante il weekend dell’evento: la giornata di Sabato non ha subito intoppi, Domenica, invece, si è rivelata disastrosa. Considerando l’allerta meteo diffusa nei giorni antecedenti alla fiera, ci si sarebbe aspettato un certo livello di organizzazione per evitare disagi, tuttavia, il risultato fu ben diverso.

Verso le 11:30 della mattina di Domenica, gli artisti presenti in Artist Alley hanno ricevuto voce che l’organizzazione volesse che smontassero i propri stand entro le 17:00 della giornata a causa di un’allerta meteo arancione per temporali e rischio idrogeologico. Qualche ora più tardi, il vento ha cominciato a soffiare con tale intensità da causare disguidi agli espositori, i prodotti in esposizione sugli stand volavano ovunque, costringendo quindi gli artisti a posizionarsi fisicamente davanti ai booth per accertarsi la sicurezza dei propri articoli. Poco dopo, la pioggia ha cominciato ad aumentare e ad allagare il pavimento dei tendoni, intensificandosi fino a diventare una bomba d’acqua. Verso le 15:00, a causa del forte vento e della pioggia torrenziale, coloro presenti in Artist Alley hanno visto il tendone sfasciarsi, i muri di cartongesso perimetrali (già pericolanti, non a norma) cadere direttamente sopra gli stand con i propri prodotti in esposizione, allagando completamente la zona e distruggendo il merchandise in vendita. Secondo alcune testimonianze, delle persone sembrano aver avuto la sfortuna di trovarsi sotto i muri crollati a causa del maltempo - fortunatamente non ci sono state vittime di alcun genere, ma ciò non toglie la gravità dell’accaduto.

Durante un incidente di questo calibro ci si aspetterebbe che l’organizzazione sia la prima a muoversi per accertarsi che i propri standisti stiano bene, magari offrendo supporto e aiuto per smontare più velocemente, o per controllare la solidità della struttura sotto al quale si trova la totalità dei visitatori e lavoratori del proprio evento. L’organizzazione e lo staff del Firenze Comics, invece, non ha mosso un dito: nessuno si è avvicinato per aiutare, non sono stati chiamati i soccorsi - i responsabili sembrano non aver messo piede nelle vicinanze della zona, quasi per evitare qualsiasi possibilità di venire interpellati. Il totale disinteresse nei confronti degli artisti sembra essere stata la scelta prediletta dall’organizzazione della fiera: deve essere comodo intascarsi 100€ a tavolo, ignorare qualsiasi richiesta di comunicazione da parte degli artisti e abbandonarli a se stessi, vero?

Comprensibilmente, coloro coinvolti nell’incidente si sono rivolti al mondo di Internet nella giornata successiva all’accaduto: diversi artisti hanno raccontato la propria esperienza su Instagram, Facebook e Telegram, allegando fotografie e video per supportare le proprie testimonianze. Una volta diffusasi la voce dell’incompetenza del Firenze Comics, artisti e sostenitori hanno condiviso la propria indignazione nei commenti dell’ultimo post sul profilo della fiera, richiedendo un post di scuse e l’assunzione della responsabilità dell’incidente. Alcuni artisti si sono rivolti direttamente alla fiera tramite mail, richiedendo gentilmente il risarcimento parziale di ciò perduto a causa dell’incidente. L’organizzazione, in risposta, ha cancellato i commenti sotto al post, ha bloccato diversi account ed è attualmente in silenzio stampa.

La vicenda è ancora in corso, in caso di aggiornamenti vi avviseremo quanto prima. La speranza è che l'organizzazione mostri rispetto nei confronti di coloro che ha ignorato finora, dedicando loro le scuse che si meritano e fornendo un rimborso adeguato. Conoscendo il panorama fieristico italiano, tuttavia, questa possibilità appare alquanto improbabile.

 

Vi ringraziamo per l’attenzione e speriamo che l'articolo di oggi possa aver chiarito la vicenda. Ringraziamo, inoltre, @fededeko e i diversi artisti coinvolti in questa spiacevole esperienza - le loro testimonianze hanno, infatti, permesso di redarre quest’articolo con un maggior livello di comprensione. Ricordiamo, inoltre, che i protagonisti di questo incidente non sono semplici username in cui ci si imbatte su Instagram di tanto in tanto, bensì persone in carne ed ossa il cui lavoro, impegno e sacrificio sono andati distrutti a causa dell’incompetenza dell’organizzazione.

Se avete modo, vi invitiamo a supportare coloro coinvolti tramite condivisioni, commissioni di emergenza e donazioni - ogni aiuto è prezioso.

Yako.

A proposito dell'Autore o Autrice

Yako

Yako

Articolista, (Lui/Loro)

Content Creator in ambito cosplay, gaming e animazione. Con un diploma in lingue straniere e una grande passione per la cultura orientale, scrive di diritto d’autore per proteggere i lavori di artisti e giovani menti. Cosplayer dal 2015, Yako è un sostenitore dell’identità di genere e dello sviluppo della propria creatività tramite attitudini personali: che siano giochi di ruolo, cosplay o scrittura.