La stagione estiva è arrivata: attenzione ai fotografi molesti in fiera!

L’inizio dell’estate ha portato con sé una considerevole incertezza meteorologica e la prospettiva delle prossime fiere del fumetto che si terranno sul suolo italiano: il Riminicomix di Luglio, seguito dalla Festa dell’Unicorno a Vinci e il Sigurtà in Cosplay durante i primi giorni di Settembre - senza menzionare tutti gli eventi meno celebri che avranno luogo durante questo periodo. Ad accompagnare i progetti dedicati a queste manifestazioni, tuttavia, sorgono spesso delle preoccupazioni riguardanti la sicurezza dei partecipanti.

 

Per poter illustrare correttamente il problema, è necessario fornire prima una sorta di prefazione esplicativa. Chiunque abbia mai messo piede in una fiera del fumetto avrà avuto occasione di notare i diversi tipi di visitatori presenti: cosplayer, fotografi, standisti e semplici interessati - l’ambiente si presta perfettamente all’incontro di persone appartenenti a sentieri della vita differenti, accomunati tuttavia dalla passione per alcuni argomenti specifici. Non è insolito, quindi, imbattersi in famiglie che portano i figli a fare un giro, giovani cosplayer che si radunano con l’intenzione di stringere amicizie, appassionati che imbracciano la macchina fotografica e si recano in fiera per scattare chiunque rappresenti i propri personaggi preferiti. Generalmente, l’ambiente fieristico viene considerato sicuro, le potenziali minacce sono limitate e le location in cui si tengono gli eventi sono sempre supportate dalle forze dell’ordine.

 

Ciononostante, non è possibile conoscere o prevedere le intenzioni di ogni singolo visitatore, specialmente all’interno di eventi su larga scala. Il che significa che, purtroppo, non è insolito vivere esperienze poco piacevoli, causate da individui malintenzionati il cui unico interesse è il proprio - la mancanza di rispetto sembra essere il loro pane quotidiano. Questo genere di comportamento, di recente, si riscontra sempre più spesso in alcuni individui che si presentano come “fotografi”. Certi sedicenti professionisti della fotografia hanno cominciato ad intromettersi nei set privati in atto durante le fiere - scavalcando così sia fotografo (pagato o meno che sia), che modello, in un momento che richiede impegno e sforzo da parte di entrambi. Si spacciano per esperti dell’ambito, immagine spesso supportata da zaini pieni zeppi di attrezzatura apparentemente di alto calibro, per poi girare la fiera in solitario, cercando cosplayer già occupati a scattare con altri. Succede spesso, ormai, che o il modello o il fotografo debba interrompere il servizio per rivolgersi direttamente all’intruso, ricordandogli che è necessario avere il consenso di tutti i partecipanti prima di poter scattare. 

 

Interrompere i servizi fotografici altrui non è un’idea particolarmente saggia, ma se si agisce con cognizione di causa c’è la possibilità di ottenere un qualche tipo di risposta cordiale -  scattare contemporaneamente al fotografo presente, invadendo il campo di lavoro altrui, è una dichiarazione di guerra. Per poter comprendere a pieno entrambe le posizioni, è necessario essersi trovati almeno una volta dietro alla fotocamera, e una volta davanti ad essa, possibilmente in cosplay. Non è un caso, infatti, che molti giovani cosplayer del giorno d’oggi si stiano cimentando nell’arte della fotografia - per ovviare alle spiacevoli situazioni che accadono spesso in fiera.

 

Dando il beneficio del dubbio a questi individui, si può pensare che si comportino così per via di timidezza o ansia sociale, e lungi da noi giudicare qualcuno per una ragione simile. Questo non toglie, però, che il loro comportamento non sia giustificabile - se si desidera scattare in fiera, il minimo è organizzarsi in modo intelligente e seguire il buon senso: chiedere sempre ai diretti interessati se è possibile scattare, non interrompere altre persone già nel processo creativo, ed evitare di comportarsi da pervertiti. Le fiere non sono un’occasione per sottrarre illegalmente scatti scoperti a cosplayer ignari.

 

Ma perché parliamo di questo argomento adesso? Perché il periodo prediletto di questo genere di persone è la stagione estiva. Le fiera più afflitta da questa mandria di sedicenti fotografi è, sfortunatamente, il Rimini Comics di Luglio. Sembra essere l’evento prescelto quando si tratta di questa situazione: i cosplayer presenti indossano spesso outfit scoperti e succinti, l’atmosfera della fiera è molto leggera e vivace, quindi è probabile che si presti meno attenzione ai propri dintorni - è chiaro il perché sia un evento gettonato tra questi fotografi. Come menzionato in precedenza, sono spesso spinti da intenzioni poco nobili e trovano nel Rimini Comics il perfetto terreno di caccia. Capita sempre più spesso, purtroppo, di venire a conoscenza di spiacevoli esperienze vissute dai presenti, alcune che meriterebbero una denuncia vera e propria. Ormai non si ha più la possibilità di scattare tra amici (o in set privati con professionisti) che, puntualmente, si presentano questi individui e approfittano della situazione per guadagnarci qualcosa, o per commettere gesti disgustosi.

 

Non c’è modo di eradicare il problema alla base, purtroppo, e ciò significa che sta ai cosplayer individuare dei metodi per proteggersi di fronte a queste spiacevoli situazioni. La regola d’oro è di non rimanere mai da soli, trovarsi all’interno di un gruppo rende tutto molto più semplice - più occhi ci sono, più è probabile rendersi conto della situazione prima che degeneri. Essendo una fiera che si tiene accanto alla spiaggia, è normale indossare cosplay più simili a dei costumi da bagno che a degli abiti veri e propri: se avete modo di indossare uno strato protettivo al di sotto, fatelo, che siano pantaloncini, top, o qualsiasi cosa vi faccia sentire più sicuri. L’evento è solitamente sorvegliato dalle forze dell’ordine e dai soccorritori, in caso ci si senta a disagio è sempre saggio avvicinarsi alle autorità e, eventualmente, richiedere aiuto. Nella malaugurata possibilità in cui succeda veramente qualcosa, ricordate che i telefoni sono i vostri migliori amici: fotografate chi vi sta importunando, così da avere una testimonianza visiva dell’accaduto.

 

Le fiere sono un momento di svago e divertimento, un’occasione per vivere nuove esperienze e creare ricordi che vi accompagneranno a vita: avete il diritto di rilassarvi e godervi l’evento senza vivere nell’ansia di eventuali spiacevoli situazioni.

 

 

Vi ringraziamo per la lettura e speriamo che questo sguardo all’interno dell’ambito vi sia stato utile. Saremo presenti al Riminicomics e alla Festa dell’Unicorno di Vinci, in caso abbiate domande da porgere al team di Rights Chain!

Buona fortuna per le prossime fiere!

 

Yako.

A proposito dell'Autore o Autrice

Yako

Yako

Articolista, (Lui/Loro)

Content Creator in ambito cosplay, gaming e animazione. Con un diploma in lingue straniere e una grande passione per la cultura orientale, scrive di diritto d’autore per proteggere i lavori di artisti e giovani menti. Cosplayer dal 2015, Yako è un sostenitore dell’identità di genere e dello sviluppo della propria creatività tramite attitudini personali: che siano giochi di ruolo, cosplay o scrittura.