Meta e Google accusati di limitare le informazioni sulla salute riproduttiva.

  • 2024-04-11 08:00:00
  • The Guardian

L'accessibilità alla cultura e all'informazione è un diritto di qualsiasi essere umano, e dovrebbe essere più semplice veicolare l'insegnamento tramite i miliardi di network e supporti tecnologici disponibili al giorno d'oggi. Ciononostante, due colossi del vasto mondo di internet, Meta e Google, sono recentemente stati accusati di ostacolare la diffusione dell'informazione sull'aborto e sull'assistenza sanitaria riproduttiva in Africa, America Latina e Asia.

Due organizzazioni no-profit pilastri dell'ambito, la MSI Reproductive Choices e il Center for Countering Digital Hate, hanno recentemente dichiarato che le due piattaforme menzionate limitano le pubblicità di cliniche a supporto di processi d'aborto, senza però affrontare la disinformazione che minaccia l'accesso del pubblico all'assistenza sanitaria riproduttiva.

Inoltre, hanno sottolineato che l'utilizzo di termini relativi alle "opzioni di gravidanza" e ai metodi contraccettivi siano, secondo le piattaforme, violazioni delle linee guida.