L'inizio della settimana ha segnato l'arrivo di OpenAI in Giappone, grazie alla recentissima apertura di un nuovo ufficio a Tokyo. Ampliando il business anche all'interno della terra nipponica, è quindi stato annunciato il progetto di un modello GPT-4 ottimizzato specificamente per la lingua giapponese.
Per la prima volta dal rilascio dell'intelligenza artificiale in questione, OpenAI si è trovato davanti ad una complessa conseguenza: man mano che si espande il business, è doveroso implementare la localizzazione della la propria tecnologia in diverse lingue. In Asia, ciò richiede l'aggiunta di una serie di alfabeti molto più complessi e ricchi di sfumature rispetto allo standard occidentale.
Il motivo dietro all'espansione in Giappone, a detta dell'amministratore delegato, risiede nella storia dell'unione tra persone e tecnologia che si uniscono per fare di più - con una veduta più opportunistica, invece, è possibile riconoscere che gli sforzi espansionistici dell'azienda, finora, sono stati piuttosto strategici.