L'adattamento del doppiaggio di Netflix della serie Neon Genesis Evangelion ha sollevato un polverone mediatico non indifferente. Ma c'è qualcosa di più oltre la fatalità dei testi?
Da due anni immortaliamo i lavori degli Artisti digitali all’interno di un sistema che non consente la sua alterazione nel tempo. Nemmeno da parte di chi lo amministra.
Il contenuto è padrone della comunicazione digitale, soprattutto negli ultimi anni. Alle varie attività di phishing e truffa che troviamo online, ultimamente stiamo riscontrando una nuova forma di attacco a fini di estorsione.
Contrariamente ad altri “social network” e siti Internet, il processo di iscrizione a Rights Chain richiede l’upload della foto di un documento di identità. Perché non consentire semplicemente di accedere con il proprio account Gmail o Facebook?
Abbiamo avuto notizia e verificato la presenza di una nuova campagna di phishing che promette la verifica dell'identità del proprio account Instagram.
Un recente studio dimostra che è possibile alterare la firma digitale contenuta all'interno di un documento PDF.
Debora Scarico in arte Libera di Creare, è una nostra iscritta da qualche mese e parla della sua esperienza sulla nostra piattaforma.
Una discussione avuta qualche giorno fa con un collega, ma che in verità mi è già capitato di affrontare in diverse occasioni in passato. Riguarda i diritti sui contenuti di un sito Internet, in particolare quelli commissionati alle agenzie web.
Lo avevano annunciato lo scorso novembre: limite massimo di 1000 immagini nelle sottoscrizioni gratuite, quello che eccede verrà eliminato a partire da oggi.
Se non paghi entro 24 ore segnaleremo per la 3a volta la violazione del copyright e il tuo contenuto verrà rimosso da YouTube!
Siamo lieti di presentarvi uno dei primi eventi che Rights Chain ospiterà nel 2019 con la collaborazione dell'associazione OchaCaffé.